1 ott 2007

Il fin'amors



Il modello dell'amore cortese caratterizza fortemente la poesia trobadorica (una poesia nata nelle corti della Provenza e della Francia meridionale tra la fine dell'XI secolo e l'inizio del XIII). La soggettività del trovatore si esprime nel canto della joi, di una gioa determinata dal fin'amors, “amore perfetto”, e dalla volontà di esaltare la donna-signora, che spesso si identifica con la signora feudale, la principessa o la moglie del principe: verso di lei l'amante è nella posizione del vassallo, pronto a servire in modo assoluto e disinteressato. Anche quando la donna-signora è fisicamente vicina, la sua bellezza e il suo potere la rendono irraggiungibile. Il canto del poeta sottolinea il fascino di questa distanza.
Ogni gesto del poeta-amante è del resto minacciato dalle parole dei maldicenti, di quanti non sono in grado di riconoscere il valore del fin'amors e possono danneggiarlo o perfino escluderlo dalle grazie della donna. La passione provoca nel soggetto effetti contraddittori, che la poesia analizza sottilmente.




Tuttavia l'esperienza amorosa può essere rappresentata in modi differenti. Accanto alla donna-signora, fissata in gelide forme di cristallo, si alternano figure che emanano una prorompente sensualità. In alcuni testi l'amore è descritto con spregiudicato realismo, in modi allegramente libertini; in altri si affaccia un'aggressività minacciosa e distruttiva.
All'inizio del XIII secolo la poesia provenzale ebbe una crisi improvvisa, causata in primo luogo dalla Crociata contro gli Albigesi, che provocò grandi rivolgimenti in Provenza e causò la fine delle più importanti corti provenzali. Già nel XII secolo i modelli della lirica provenzale avevano avuto diffusione anche in Germania, con la poesia dei Minnesanger, “cantori della Minne”, cioè del pensiero d'amore.
Ci sono pervenuti testi di circa quattrocento trovatori, tra cui ricordiamo Bernart De Ventadorn, che nella seconda metà del XII secolo servì e corteggiò Eleonora d'Aquitania, poeta dalla vena facile e spontanea, che al canto amoroso unisce motivi autobiografici.

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